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4 Nov 2015

RITORNA FINARTE CON TRE SESSIONI DI VENDITA

finarte.gifUn atteso ritorno, una nuova vita per la Finarte che inizia a Milano fra pochi giorni con tre sessioni di vendita. La prima il 10 novembre con i dipinti antichi e dell’Ottocento, si prosegue l’11 con l’arte e la fotografia del XX secolo (tornata pomeridiana) e con l’arte contemporanea (tornata serale). In tutto 365 lotti.

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Nella sezione dei dipinti antichi e dell’Ottocento figurano un «Ratto di Proserpina» di Luca Giordano (1634-1705), olio su tela di 184×257 cm (valutazione 150 /180mila euro, una «Madonna con Bambino e angeli» del senese Bartolo di Fredi (1330 ca-1410), tempera su tavola di 130×77 cm, già nelle collezioni Grassi (1924), Volterra (1925) e Briganti (1935), che lo storico dell’arte svizzero Gaudenz Freuler ritiene lo scomparto centrale di un polittico collocato sull’altare della Compagnia di San Pietro Martire a Siena , opera quotata tra 100 e 120mila euro e un Ritratto di famiglia (Allegoria dei Cinque Sensi) di Sebastiano Ceccarini (1703-83), un grande olio su tela di cm 226×174 cm, che parte da 60-70mila euro.

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Tra le opere più importanti del catalogo dedicato all’arte e alla fotografia del XX secolo, un olio su tela di Giorgio de Chirico con un «Cavallo e cavaliere», del 1934-35, 46×38 cm, consegnato da un collezionista privato milanese, ha in catalogo una stima compresa tra 170 e 200mila euro. Sempre di de Chirico una «Piazza d’Italia» della metà degli anni Cinquanta, 40×50 cm, consegnata anche questa da un collezionista privato, è invece valutata 230-260mila euro, mentre un «Nudo sdraiato» del 1957 di Renato Guttuso, olio su tela, 130×170 cm, è quotato tra 80 e 100mila euro.

Nella sessione di arte contemporanea, un’opera ad inchiostro e cera su tela estroflessa di Enrico Castellani del 1961 proveniente da una collezione privata milanese è valutata 300-350mila euro, mentre una serigrafia su superficie specchiante del 1981 di Michelangelo Pistoletto («Arlecchino») ha da una stima di 130-180mila. Infine una tecnica mista su carta del 1951 di Carol Rama, «Senza titolo», 23,5×15,5 cm, parte da una quotazione di 5-7mila euro.